Cosa vuol dire parlare in corsivo?
Parlare in corsivo è una delle ultime tendenze che si sta sviluppando su social, soprattutto tramite Tik Tok, ma che, in realtà, si sta diffondendo anche in altri ambiti, dalla radio alla televisione, fino alla vita reale di tutti i giorni.
Questa nuova forma di linguaggio si basa sul trascinare e allungare le vocali delle parole in modo tale da creare una vera e propria forma di cantilena. Ma non solo, perché anche l’intonazione cambia e porta quasi a ‘sbiascicare’ le parole.
Pronunciare i vari termini del linguaggio comune in questo modo può sembrare molto strano magari all’inizio può portare anche a un certo imbarazzo, ma è anche per questo motivo che sui social spopolano dei veri e propri corsi di dizione per imparare quella che è diventata una nuova forma di linguaggio che spopola soprattutto tra i più giovani.
Che lingua è il corsivo?
Sembrerà strano, ma il corsivo è diventato una vera e propria lingua che sempre più giovani adolescenti utilizzano nella vita quotidiana.
E proprio come una lingua che si rispetti, ha delle sue regole che devono essere rispettate severamente.
Innanzitutto, le vocali delle parole devo essere quanto più allungate e trascinate, in modo tale da creare una vera e propria cantilena anche nel più semplice discorso.
Ne deriva così che le sillabe che compongono i termini delle parole vengono pronunciate con dei suoni che per nulla rispettano quelli della lingua italiana classica. Non solo le sillabe, poi, perchè anche tutte le parti terminali delle frasi devono essere trascinate.
Fondamentale è anche il tono della voce che deve essere quanto più acuto per accentuare ed estremizzare maggiormente quello che si sta dicendo.
Il corsivo, quindi, non è una lingua scritta, ma solo una lingua orale che molti dicono richiami in un certo senso la vera parlata milanese.
Dove si parla il corsivo?
Il corsivo, ormai sta spopolando sempre più tra i giovani adolescenti. In realtà, all’inizio, è nato un pò per gioco su Tik Tok e quindi la sua esistenza era abbastanza relegata a video e ‘corsi’ in cui veniva insegnato come parlare questa nuova lingua.
In pochi mesi, però, il corsivo ha cominciato a vivere di vita propria ed è diventata la lingua italiana ufficiale di quella che viene definita la generazione ‘zeta’. E’ proprio per questo motivo che non è più così difficile incontrare ragazzi adolescenti che all’interno dei loro gruppi comunicano proprio in questo modo.
Da giugno quando per la prima volta questa nuova ‘lingua’ è comparsa sul web ad oggi, in realtà, sempre più mezzi di comunicazione lo stanno citando ed utilizzando, tanto che ormai anche alla radio o alla televisione è frequente sentire delle persone parlare così.
Ma anche il mondo della musica non poteva rimanerne estraneo tanto che anche alcune canzoni lo hanno sfruttato per raggiungere il successo. Cantanti come Madame, Sangiovanni e Tha Supreme ne sono i portavoce.
Chi ha inventato il corsivo parlato?
L’invenzione del corsivo parlato viene attribuito alla Tik Toker Elisa Esposito che nel mese di giugno ha postato un video in cui si presentava come l’insegnante di corsivo con la sua prima lezione.
In realtà di lei si sa ben poco, non sappiamo neppure se sia una reale insegnante, ma probabilmente è solo una creazione del web e del mondo dei social.
In pochi giorni quel suo primo video ha raggiunto centinaia di migliaia di visualizzazioni, così ne sono subito seguiti altri. E anche il suo numero dei suoi followers non poteva che crescere di conseguenza.
La sua popolarità ha raggiunto livelli così elevati che Elisa Esposito ora è ospite anche di molte trasmissioni televisive e radiofoniche.
In realtà, il corsivo non è così recente perché molti lo ricollegano alla parlata che veniva utilizzata in molte serie televisive americane degli Anni ’90 per scanzonare i ragazzi del Sud America.
Altri, invece, lo farebbero risalire ad altre due Tik Toker, Chiara Marita e Chaimaa Cherbal.