Ogni anno sono tante le coppie che decidono di porre fine al proprio matrimonio e di continuare la propria vita ognuno per conto proprio. Dopo un periodo di separazione, per far troncare del tutto gli obblighi e i vincoli sanciti dalle nozze, bisogna procedere con il divorzio. In sede di divorzio, si prendono decisioni importanti circa il futuro dei due coniugi e la legge è molto attenta a tutelare gli eventuali figli minorenni presenti. Quindi, in ogni caso, la consulenza legale di esperti come https://www.avvocati-divorzisti.it/it/province/99/treviso, è fondamentale per aver i risultati migliori. I minorenni presenti vengono messi al primo posto dalla magistratura e l’obiettivo principale è garantire che i minori coinvolti nel divorzio siano protetti e il loro benessere sia preservato nel miglior modo possibile, indipendentemente dalla decisione presa dai genitori. Al momento del divorzio, le tematiche trattate riguardano: la custodia dei minori, il sostegno finanziario che spetta a loro (assegno di mantenimento), benessere emotivo del minore e la pianificazione del tempo da trascorrere con ognuno dei propri genitori. Tutte le decisioni riguardanti la custodia, il sostegno finanziario e altre questioni legate ai minori possono essere affrontate attraverso accordi tra i genitori o attraverso un processo legale. Un avvocato esperto in diritto di famiglia può essere di grande aiuto nel garantire che gli interessi dei minori siano adeguatamente tutelati e che tutti i requisiti legali siano soddisfatti.
Divorzio e figli minorenni: custodia e calcolo assegno di mantenimento
In caso di divorzio, il primo tema da affrontare (e quello che preoccupa principalmente entrambi i coniugi) è quella della custodia dei minori. Ci sono varie modalità di affido e di custodia da poter prendere in considerazione, ma, generalmente (a meno che non si sia in presenza di casi gravi o che rappresentino un pericolo per il minore/i minori) si opta per la custodia congiunta, o affidamento congiunto. In questo caso, no dei genitori ottiene la custodia primaria, mentre l’altro ha il diritto di visita regolare (il bambino ha il diritto di avere e coltivare un rapporto con entrambi i genitori). Sempre nell’ottica della tutela del minore, in alcuni casi potrebbe essere stabilito l’affidamento esclusivo. In questo caso, il tribunale decide di assegnare la custodia di un minore a uno dei genitori in modo esclusivo, escludendo l’altro genitore dal diritto di prendere decisioni sulla vita del bambino o di avere un accesso regolare al minore.
I propri figli vanno sostenuti anche dal punto di vista finanziario, poiché, occuparsi dei figli, non è solo un dovere dei genitori, ma è anche un loro diritto. Dopo il divorzio, uno dei due genitori versa all’altro (di solito mensilmente) una cifra nota come “alimenti” o, più propriamente, assegno di mantenimento. Questo contributo è destinato a garantire che i minori abbiano accesso a risorse finanziarie adeguate alle loro esigenze, come cibo, vestiti, istruzione e attività ricreative. La cifra viene calcolata in maniera tale da consentire al minore di conservare lo stesso stile di vita che aveva prima del divorzio.
Come tutelare i minori in caso di divorzio: il benessere emotivo
Il benessere emotivo dei minori viene messo al primo posto in caso di divorzio. Il conflitto tra i genitori può avere un impatto significativo sui minori, quindi è importante cercare di limitare le dispute in loro presenza. In alcuni casi, la consulenza psicologica per i minori o la terapia familiare possono essere raccomandate per aiutare a gestire le sfide emotive associate al divorzio.
Infine, la pianificazione del tempo trascorso con ciascun genitore è un aspetto importante della tutela dei minori. È importante che i genitori mantengano un ambiente stabile e prevedibile per i loro figli durante il processo di divorzio.